Intervento del vescovo Fabio Fabene
sottosegretario al Sinodo dei vescovi e presidente dell’associazione Rocca dei Papi
Il 24 giugno 2014 Papa Francesco ha pubblicato l’Enciclica Laudato si’ sulla cura della casa comune nella quale denuncia il grave stato di degrado della Terra e propone l’ecologia integrale come metodo per la soluzione della crisi ambientale.
Il tema ecologico, come sottolinea Papa Francesco, è intimamente collegato alle ragioni della nostra fede, che professa Dio Creatore e Signore di tutte le cose, e alla stessa spiritualità cristiana che valorizza i frutti della terra e del lavoro umano. L’aspetto biblico, teologico e spirituale dell’ecologia viene approfondito nei capitoli 2 e 6 dell’Enciclica, auspicando un dialogo intenso e produttivo tra la scienza e la religione. Proprio queste ragioni di fede e l’amore per questa terra, di cui sono figlio, mi hanno portato a sollecitare la costituzione di una realtà che, seguendo l’ecologia integrale proposta dalla Laudato si’, sensibilizzi culturalmente e operativamente il nostro contesto naturale, economico, culturale e sociale e la stessa vita quotidiana.
L’Enciclica è stata accolta con grande favore dal mondo ecclesiale, scientifico ed ecologista aprendo un profondo dibattito e reazioni consonanti, al punto che si è detto che bisogna ritornare alla Pacem in Terris di Giovanni XXIII per trovare un’attenzione così forte per un testo pontificio e perfino che esso “è il più importante documento magisteriale della Chiesa cattolica dal Vaticano II a oggi”. Di fatto l’Enciclica ha suscitato la nascita di tante associazioni che si prefiggono la cura della casa comune, tra queste vi è anche la nostra associazione “Rocca dei Papi per un’ecologia integrale” che oggi presentiamo.
L’Associazione, che è nata ed ha sede in questa città di Montefiascone, ha come finalità, come è detto nel suo nome, quella di promuovere la cultura della ecologia integrale, valorizzando il territorio della Tuscia, che ha una sua peculiarità ed è ancora ben conservato dal punto di vista paesaggistico e ambientale. In particolare si vuole tener presente il bacino del lago di Bolsena per i suoi aspetti geomorfologici, storici, culturali, artistici, antropologici e della tradizione religiosa e non ultimo per i suoi incantevoli paesaggi, che possiamo ammirare da ogni suo angolo e soprattutto dall’alto della Rocca dei Papi che abbraccia il territorio dall’Amiata al Cimino, dal mare agli Appennini.
L’Associazione si prefigge di diffondere l’ecologia integrale attraverso un Festival, che si terrà a scadenza annuale in questa città. La prima edizione si svolgerà da giovedì 20 a domenica 23 agosto 2020 ed avrà come tema La novità della Laudato si’: l’ecologia integrale per un nuovo umanesimo.
Il Festival si svolgerà attraverso convegni di studio, dibattiti, mostre, esposizione e vendita di prodotti biologici, rassegne musicali.
Si è voluta scegliere la formula del Festival in quanto permette di coniugare efficacemente una serie di attività diverse tra loro ma complementari, in un contesto di festa e di coinvolgimento popolare per risvegliare le coscienze sull’intimo rapporto tra la casa comune e la dignità universale della persona umana, chiamando tutti a prendere su di sé la responsabilità storica che la terra, nostra madre e sorella, richiede oggi.
Il Festival, che vedrà la partecipazione di esperti del mondo ecclesiale, culturale e ambientalistico, sarà proposto pure a livello regionale e nazionale. Esso vuole essere anche un’occasione per riscoprire la ricchezza naturalistica del nostro territorio e della sua cultura e della sua economia, tenendo presente le sue potenzialità anche produttive, sicuramente congeniali al discorso ecologico. Per evidenziare il legame tra l’ecologia e la cultura si vorrebbe allestire una mostra sulla spezieria del Monastero delle Benedettine di Montefiascone e le erbe medicinali.
Il Festival richiede una sinergia di tutte le realtà del territorio, per questo abbiamo invitato i sindaci, le associazioni e le realtà produttive del territorio. Una sinergia che può rinnovare e rilanciare profondamente questo nostro ambiente creando anche opportunità lavorative per i giovani.
I fondatori dell’Associazione, professionisti del territorio, della pubblica amministrazione, del mondo architettonico e artistico e in ogni caso sensibili alle tematiche ecologiche e legati particolarmente a questa terra, si sono incontrati per condividere le varie esperienze e metterle a disposizione di questo progetto. Tutti coloro che vorranno far parte dell’associazione potranno farne richiesta e ogni contributo è ben accetto per raggiungere i fini dell’associazione stessa. Contiamo soprattutto sulla partecipazione e l’apporto dei giovani, che sappiamo essere particolarmente sensibili alle tematiche ambientali. A loro l’associazione intende offrire la possibilità di corsi post-diploma, in collaborazione con l’Università della Tuscia ed altre Università, per qualificarli sui temi ambientalistici. Il mondo giovanile può convocarci tutti ad un vero dialogo a tutto campo e ad un’azione condivisa per la cura della creazione come strumenti e collaboratori di Dio Creatore, che ci ha affidato il giardino per coltivarlo e custodirlo, in quanto luogo dell’incontro e della contemplazione.
+ Fabio Fabene